La paglia, il materiale ideale per una nuova idea di costruire che esprima e traduca concretamente principi di sostenibilità e di risparmio energetico.
Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 le aziende dovranno attuare comportamenti virtuosi low carbon.
Attualmente, ad esempio, la maggior parte dei materiali utilizzati dal settore dell’edilizia determina un notevole impatto ambientale in termini di emissione di anidride carbonica, utilizzo di risorse, consumi energetici e gestione dei rifiuti.
Per ovviare alle problematiche sopra esposte, l’azienda Rice House, nata nel 2016 e con sede in provincia di Biella (Piemonte), si è posta come obiettivo prioritario la commercializzazione di nuovi materiali naturali a basso impatto ambientale, come ad esempio la paglia, la lolla, l’argilla e finiture in lolla-calce, al fine di attuare un cambio di paradigma nel settore.
La strategia attuata da Rice House permette di trasformare i sottoprodotti dell’agricoltura in risorse in grado di attivare un processo virtuoso dal punto di vista sociale, economico, ambientale ed agricolo. I prodotti secondari dell’agricoltura anziché essere considerati come rifiuto o scarto di produzione diventano parte integrante di un processo produttivo virtuoso e circolare che salvaguarda le produzioni primarie e le risorse ambientali e tutela gli interessi ed i profitti delle diverse realtà coinvolte.
La valorizzazione dei prodotti secondari della coltivazione del riso si configura come un veicolo di innovazione avente un elevato grado di sostenibilità e un’ampia potenzialità di sviluppo.
Nel dettaglio, Rice House ha sviluppato una linea di prodotti per l’edilizia derivanti dal riciclo di scarti di lavorazioni agricole, come la paglia di riso.
Il riso rappresenta il nutrimento principale per oltre la metà della popolazione mondiale ed è il fulcro intorno al quale ruotano relazioni fra loro interdipendenti come l’agricoltura, la sicurezza alimentare, la nutrizione, l’agrobiodiversità, l’ambiente, la gestione delle acque e del terreno, la cultura, l’economia e il lavoro.
In Italia è presente la metà della superficie risicola europea e questo fa del nostro paese il primo produttore di riso di tutto il continente.
La paglia rappresenta lo scarto della coltivazione del riso maggiormente prodotto ed è un materiale naturale, organico, biodegradabile, annualmente rinnovabile, anallergico e maneggiabile con facilità. E’, inoltre, un ottimo isolante acustico e un materiale “anidride carbonica riduttore”. L’alto contenuto di silicio della paglia inibisce completamente la marcescenza favorendo la traspirabilità dell’edificio.
Tale traspirabilità sarà garantita solamente se verranno adoperate le buone tecniche costruttive, come ad esempio il tenore di umidità della paglia inferiore al 15%.
Le elevate prestazioni energetiche della paglia consentono all’edificio realizzato con tale materiale di essere classificato come “passivo” in quanto i costi di gestione per il raffrescamento e il riscaldamento sono notevolmente ridotti.
Per quanto sopra evidenziato, la paglia è il materiale ideale per una nuova idea di costruire che esprima e traduca concretamente principi di sostenibilità e di risparmio energetico. Tutto ciò permette, anche, di risolvere in maniera virtuosa il problema ambientale direttamente connesso alle pratiche di combustione dei residui in campo e al conseguente peggioramento della qualità dell’aria in termini di emissioni di biossido di azoto e di polveri sottili.
Infine, lo scopo ultimo di Rice House è quello di realizzare un modello di filiera in grado di coinvolgere tutti gli attori e di produrre un effetto interessante in termini di incremento e valorizzazione occupazionale nei territori destinati prevalentemente alla produzione del riso.
E’ altresì necessario attivare un sistema collettivo di coordinamento che avrebbe la funzione di salvaguardare le produzioni primarie, di certificare la filiera ed i prodotti generati dall’impiego degli scarti e, infine, di valorizzare nuovi materiali disponibili per il settore dell’edilizia.